Un’unica operazione antieconomica non giustifica l’accertamento analitico-induttivo

Con l’ordinanza n. 25217 dell’11 ottobre 2018, la Suprema Corte di Cassazione ha ritenuto illegittimo l’utilizzo del metodo di accertamento analitico-induttivo basato su una sola circostanza che rivesta i caratteri di presunzione semplice, ovvero l’anti-economicità di un’operazione isolata dalla valutazione del complessivo contesto imprenditoriale.

Dichiarazione fraudolenta per operazioni inesistenti

Con la sentenza n. 52411/2018, la Cassazione ha affermato che non sussiste violazione degli artt. 521 e 522 c.p.p. nel caso di condanna per utilizzazione o emissione di fatture in parte oggettivamente ed in parte soggettivamente inesistenti a fronte di una contestazione iniziale di sola utilizzazione o emissione di fatture in tutto oggettivamente inesistenti purché siano stati rispettati i diritti di difesa.

La notifica degli atti tributari

La notificazione è il meccanismo – le cui forme e modalità sono determinate dalla legge – che consente di portare a conoscenza di uno o più soggetti determinati il contenuto di un atto, mediante consegna di una copia conforme all’originale. In altri termini, quindi, con la notificazione si trasferisce un atto dalla sfera giuridica di un soggetto a quella di un altro soggetto.

Avvisi di accertamento

Relativamente alla necessità (o meno) della qualifica dirigenziale del “capo ufficio” competente a sottoscrivere gli avvisi di accertamento, sulla quale, come ben noto, si è espressa in modo univoco la giurisprudenza di legittimità.