Corte Appello Bologna Sentenza n. 458 del 2023 – Inesistenza di notifica di avvisi di addebito dell’INPS – Costituzione tardiva e Decadenze Istruttorie dell’INPS
La vicenda:
Pienamente confermata la sentenza di primo grado che accoglieva il ricorso proposto dall’esponente avvocato, con condanna dell’INPS al pagamento delle spese legali. La società difesa del sottoscritto procuratore veniva chiamata davanti alla Corte di appello di Bologna, sezione lavoro, dopo aver conseguito l’annullamento in primo grado davanti al Tribunale di Rimini di alcuni avvisi di addebito emessi dall’INPS. La società non aveva mai ricevuto la notifica di tali avvisi prima dell’intimazione di pagamento e pertanto ne contestava l’inesistenza e la totale inefficacia. L’INPS, costituitasi tardivamente davanti al Giudice di prime cure, sollevava in appello due motivi di doglianza, entrambi giudicati infondati.
LA SENTENZA:
La Corte di appello di Bologna, sezione lavoro, in persona del Presidente Dott. Carlo Coco, con sentenza n. 458 del 21.9.2023, confermava il provvedimento di primo grado del Tribunale di Rimini e riteneva infondati i motivi di appello dell’INPS. Con il primo motivo l’appellante riteneva che la sentenza impugnata avesse trascurato la questione di diritto relativa alla definitività dei ruoli portati a fondamento del credito. Il Giudice di appello, respingendo le richieste dell’INPS, le superava ritenendo che i poteri istruttori del giudicante nel rito del lavoro non possano supplire a carenze probatorie totali della parte. Parimenti la Corte d’appello rigettava il secondo motivo di doglianza dell’INPS di tardività dell’azione per essere la medesima qualificabile come opposizione ex art. 617 c.p.c. e non come azione ex art. 615 c.p.c. La Corte d’appello riteneva assorbito tale motivo in quanto l’appellata, difesa dal sottoscritto procuratore, contestava l’esistenza stessa dei titoli esecutivi cui è assimilata l’emissione dell’avviso di addebito. Seguiva pertanto la condanna dell’INPS al pagamento delle spese di giudizio.
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